In posizione panoramica su un colle alberato, immersa nel verde ma facilmente raggiungibile dalla statale di fondovalle, sorge, poco prima di Bibbiena, la Villa di fonte Farneta, circondata da un parco che ospita piante monumentali di grande valore botanico (Sequoie, Gingko biloba, Tassi, Cedri, Magnolie, ecc.).

L'origine del nome deriva dalla presenza di una fonte d'acqua fresca posta davanti a imponenti farnie secolari.
La sua collocazione in vista dello scomparso Castello di Montecchio, che sorgeva sull'altra riva del torrente Corsalone, favorì l'insedieamento umano sino dai tempi più antichi e pare che fosse sede di una parrocchia intitolata a Santa Maria.

Proprietà Camaldolese fino al 1808, in seguito alle soppressioni Napoleoniche entrò in possesso dei Marchesi Corsi Salvati di Firenze ed infine dei conti Guicciardini Corsi Salviati.

Oggi, la villa e i suoi ampi saloni vengono messi a disposizione per cerimonie e incontri particolarmente valorizzati dall'ambiente e dalla vista che si gode sul medio ed alto Casentino, spaziando dal Pratomagno al Falterona, dalla Verna ai Castelli di Poppi e Romena.

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